Svezzamento e pericolo soffocamento da cibo: cosa fare?

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Lo svezzamento è una tappa fondamentale nella vita di ogni bambino. Di solito avviene non prima della 17 settimana di vita e non oltre la 26. Purtroppo però nel momento in cui i nostri bambini iniziano ad alimentarsi, il soffocamento da cibo diventa un evenienza possibile che bisogna saper affrontare.

La Comunità scientifica internazionale pone indicazioni precise sull’epoca in cui è corretto cominciare lo svezzamento, ovvero l’introduzione dei primi alimenti diversi dal latte: non prima delle 17 settimane di vita non oltre le 26. Saranno le situazioni contingenti (crescita, sonno, abitudini di vita della mamma e qualità allattamento) a modulare questa scelta ma, nel momento in cui si inizieranno ad introdurre i primi alimenti la paura che il bambino possa strozzarsi e soffocare per colpa del cibo ci spaventa moltissimo.

Il soffocamento da cibo nei bambini, e durante le fasi dello svezzamento, è un evento possibile, per fortuna raro, che può essere prevenuto prima e affrontato qualora si verifichi.

Nella fase dello svezzamento ricordate due semplici concetti: il cibo semi liquido non è pericoloso, può dare tutt’al più una ostruzione parziale che il bambino sa risolvere da solo con i colpi di tosse. Il secondo concetto da tenere bene a mente è quello di non mescolare mai il cibo semi liquido con cibo solido: il bambino fa fatica a degluttire sostanza con consistenza diversa (liquidi/semiliquidi /solidi) presenti nel suo cavo orale. Quindi, per evitare il possibile soffocamento da cibo, sopratutto all’inizio dello svezzamento occorre dare separatamente i cibi semiliquidi (brodo, pappe, frullati) dai  primi alimenti solidi.

Esiste poi una lista degli alimenti da evitare in ogni modo (anche semplicemente da non lasciare a portata di mano da parte dei bambini piccoli) che vede ai primi posti: uva, pesche, ciliegie, pomodorini, olive e bocconcini di mozzarella.

Se fate caso, le tragiche notizie di soffocamento da cibo che ogni tanto si sentono riguardano spesso bambini piccoli che hanno ingerito accidentalmente questi alimenti o perché trovati sulla tavola o dati da bambini più grandi.

In caso poi che si verifichi questa tragica evenienza, la differenza la fa la conoscenza delle manovre di disostruzione pediatrica, delle quali ne abbiamo parlato più volte.



I nostri corsi a Milano e la nostra piattaforma online si rivolgono proprio a quei genitori, nonni, tate e baby sitter che intendono formarsi per poter affrontare le situazioni di emergenza come quelle generate dal soffocamento da cibo nei bambini.

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Dott. Francesco Luzzana

Da oggi il corso è anche on line!

Da oggi per chi abita lontano da Milano, è possibile partecipare al Corso di Primo Soccorso Pediatrico anche on-line utilizzando questa piattaforma

Aver cura dei bambini – Le 10 cose da sapere (e fare)

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I bambini, ciò che ci sta più a cuore, dal momento in cui nascono sino a quando diventano grandi. Noi genitori facciamo di tutto per proteggerli fare in modo che crescano sani. La cura dei bambini diventa quindi il nostro compito principale come genitori.

Ma sappiamo davvero farlo? Per quel che riguarda la loro salute sappiamo davvero come comportarci? Con l’aiuto di medici e specialisti nei vari settori, abbiamo preparato degli speciali, mirati sugli argomenti più importanti sulla cura dei bambini.

In particolare affronteremo quelle che sono le 10 cause di pericolo per la salute dei nostri bambini tentando di trovare le soluzioni migliori.

Parleremo del problema emergente dell’inquinamento che nel mondo sta facendo 570mila morti l’anno tra i bimbi con meno di 5 anni e che in italia è maggiormente rappresentato in Pianura Padana.

Affronteremo quelle che sono le principali cause di morte accidentali nei bambini piccoli (incidenti domestici e stradali, il soffocamento e l’annegamento) e ne parleremo con professionisti ( medici e infermieri di Pronto Soccorso) che ogni giorno si occupano di queste situazioni.

Svilupperemo il tema dei vaccini e della corretta alimentazione fondamentali per la crescita e  la cura dei bambini nei primi anni di vita.

In questo compito saremo aiutati da medici specialisti nei vari settori (pediatria, Igiene, pneumologia) che ci aiuteranno a capire come meglio affrontare queste problematiche riguardo la cura dei bambini.

Gli argomenti, che verranno sviluppati nei prossimi articoli sono i seguenti, per ognuno di loro troverete il link che vi condurrà alla pagina specifica.

ARGOMENTI

DESCRIZIONE

SPECIALISTA

Il 112

E’ il vostro migliore amico in caso di emergenza, vi guiderà e aiuterà a risolvere le varie situazioni di emergenza che potrebbero presentarsi improvvisamente.

Dott. Luzzana

Soffocamento

Soffocamento e ostruzione delle vie aeree. Cause e rimedi. Illustreremo come comportarsi in queste situazioni di emergenza con le manovre di disostruzione pediatrica.

Dott. Luzzana

Inquinamento

L’inquinamento dell’aria e del cibo. Forse una delle cause principali di morte e malattia per i nostri bambini. Cosa fare per proteggerli ?

Dott. ssa Bellasio – Centro Medico Euriclea

Incidenti

stradali

Gli incidenti stradali producono ogni anno più di 300 bambini feriti, molti con danni permanenti. Come evitarli? Come comportarsi in caso di incidente per soccorrere al meglio i feriti?

Dott. Luzzana

Annegamento

L’annegamento rappresenta la terza causa di morte  nei bambini sotto i 4 anni (15% mortalità) Quali le cause più comuni? Come prevenire questo pericolo?

Dott. Luzzana

Infezioni e vaccini

La mortalità infantile è crollata con l’avvento dei vaccini e il miglioramento delle condizioni igieniche eppure molti contestano il loro utilizzo. Approfondiamo l’argomento.

Dott. ssa Bellasio -Centro Medico Euriclea

Alimentazione

L’alimentazione corretta nei bambini, dallo svezzamento alla pubertà. Cosa dare loro per farli crescere in salute

Incidenti domestici

Gli incidenti domestici sono cause frequenti di lesioni o danni permanenti ai nostri bambini. Ne parliamo con chi è abituato a vederli ogni giorno

Dott. Luzzana

Ingestione corpi estranei

Ai bambini piccoli piace mettere in bocca tutto… e  a volte finisce giù! Cosa fare?
Come comportarci?

Dott.ssa Altese Medico Pronto Soccorso

SIDS

La morte in culla, LA causa più frequente di morte per i bambini tra il primo mese e l’anno di età. Ma non è così inevitabile come sembra ….

Dott. Luzzana

Inevitabilmente raccomandiamo a tutte le mamme (ma anche papà, nonni, tate e baby sitter) si seguire un corso di Primo Soccorso Pediatrico solitamente organizzati dalle croci e dei quali noi siamo fautori da ormai quasi dieci anni su Milano e provincia.

L’aver seguito uno di questi corsi vi garantisce di saper cosa fare (e non fare) in quei  minuti che precedono l’arrivo dei soccorsi organizzati dal 112.

 

Dott. Francesco Luzzana

Responsabile dei corsi di

Primo Soccorso Pediatrico

organizzati da Mamma & Lavoro

Primo Soccorso pediatrico – il trauma cranico

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Cosa fare quando il nostro bambino cade e picchia la testa? Il Trauma Cranico e’ purtroppo una situazione frequente e spesso non sappiamo come comportarci. Il dubbio principale è se gestire la situazione a casa o se interpellare un medico andando in pronto soccorso.

Abbiamo quindi chiesto ai medici dei nostri Corsi di Primo Soccorso Pediatrico di darci qualche indicazione in merito.

Come ci dobbiamo comportare quando il notro bambino cade e picchia la testa?

Trauma cranico nel bambinoLa prima cosa da verificare è l'”entità” del trauma. Da che altezza è caduto? Su cosa ha colpito? Ha messo le manine avanti o ha picchiato la testa senza frenare la caduta? C’è il bernoccolo? Tutto questo perchè nel trauma cranico conta tantissimo l’energia cinetica dell’impatto. Un conto e cadere mentre si sta imparando a camminare (da circa 60 cm) un conto è – ad esempio – la caduta dal fasciatoio (da oltre 120 cm). Anche il tipo di pavimento ha la sua importanza, un conto il marmo o le piastrelle, un conto un tappeto o il parquet.

D’accordo, ma quando il bambino ha picchiato la testa noi cosa dobbiamo fare?

Subito dopo il trauma occorre verificare come sta il bambino. Non ha dolore? (non piange) ottimo segno! Non ci sono segni sulla zona di impatto? Buon segno, vuol dire che non vi è stato un trauma importante. C’è il bernoccolo? Questo segno ci indica che ci è stato un trauma. Contrariamente a quanto si creda, il bernoccolo non vuol dire che il trauma si “sfoga” e che quindi possiamo stare tranquille, anzi, vuol dire che il bambino ha preso una bella botta.

Se la caduta è stata importante (es. fasciatoio) attenzione a non muovere il bambino! Potrebbe esserci una concomitante lesione della colonna vertebrale. Il consiglio in questo caso è di non spostarlo (o di muovere il meno possibile il collo e la colonna) e chiamare il 118 per avere consigli su come comportarci.

Nel  caso classico di caduta con bernoccolo come ci dobbiamo comportare? Dobbiamo rivolgerci ad un  medico?

Dopo un trauma di questo tipo occorre osservare il nostro bambino per verificare che non ci siano segni di sofferenza neurologica. Occorre anzitutto osservare le pupille e verificare che siano uguali e che non cambino nel tempo. Occorre verificare poi che non vi siano atteggiamenti strani (movimenti involontari, difficoltà a parlare o riconoscere gli oggetti) o comparsa di vomito. Qualunque di questi segni nelle ore successive ad un trauma cranico, impone una valutazione medica immediata, occorre cioè chiamare il 118 e affidarsi a loro.

Pupille anisocoricheUn consiglio che diamo sempre è quello di non correre nel primo ospedale a tiro (quello vicino casa, per intenderci) perchè magari non dispone delle specialità idonee per gestire questo tipo di urgenza.

Ma il bambino deve essere tenuto sveglio?

Spesso il bambino si fa male la sera, quando è più stanco e distratto. Dopo il pianto per lo spavento e il dolore sentito, tenderà ad addormentarsi. Sarà molto difficile tenerlo sveglio. Se non ci si riesce, occorre controllare il respiro e dopo un’oretta risvegliarlo e controllare le pupille. Tale operazione dovrà essere ripetuta più volte nella notte.

Purtroppo il trauma cranico nel bambino è molto frequente e al tempo stesso, per fortuna, di solito senza conseguenze. Di questo argomento ne parliamo accuratamente nei nostri corsi rivolti a genitori e operatori che hanno a che fare con i bambini. Ne parliamo anche in questo video di Easy Baby Sky. 

Speriamo che questi consigli siano utili e vi invitiamo comunque a contattare il 118 per ogni dubbio qualora vi troviate in difficoltà.

Del Trauma Cranico ne parliamo anche su MediciItalia

Da oggi il corso è anche on line!

Lo Shock Anafilattico e i nostri bambini

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Ogni volta che una sostanza estranea o dannosa viene a contatto con il nostro organismo il sistema immunitario reagisce neutralizzando ed eliminando l’agente estraneo potenzialmente dannoso.

Questa cosa avviene ogni giorno milioni di volte e il nostro sistema immunitario svolge una funzione importantissima nel proteggerci da virus, batteri o altri agenti infettanti.

A volte però, in alcuni individui predisposti, la reazione immunitaria può essere imponente e esagerata rispetto allo stimolo. In questi casi parliamo delle: “reazioni allergiche”. Stimoli innocui (ad esempio cibo, polline o detergenti) possono innescare delle reazioni allergiche con manifestazioni diverse, dall’orticaria ed eritema sino a disturbi respiratori (ad esempio il bronco spasmo)

Lo shock anafilattico è la massima forma di risposta allergica del nostro organismo, talmente imponente da essere potenzialmente letale.

E’ da tenere ben presente che qualunque sostanza può innescare uno shock anafilattico. Tuttavia vi sono alcune cose che più di altre, in soggetti predisposti, possono innescare uno shock anafilattico

Shock anafilattico insettoQueste sono:

  • La puntura insetti velenosi
  • I farmaci (in special modo gli antibiotici)
  • Le creme
  • I detergenti
  • Il cibo

Solitamente la puntura di insetti innesca lo Shock anafilattico nell’arco di pochi minuti mentre le reazioni allergiche di sostanze assunte per bocca (ad esempio il cibo) richiedono un tempo maggiore per raggiungere il culmine delle manifestazioni (intorno ai 20 min)

Ma quali sono i segni e sintomi di presentazione di uno Shock anafilattico?

  • Comparsa di respiro rumoroso e difficoltoso
  • Prurito diffuso e comparsa di macchi cutanee (eritema ed orticaria)
  • Alterazioni della voce (segno pericolosissimo perché indica il possibile edema della glottide )
  • Vomito, diarrea
  • Ipotensione e tachicardia

 

SHOCK ANAFILATTICO E ADRENALINA

Il trattamento dello Shock Anafilattico, da eseguirsi immediatamente, consiste nella somministrazione di Adrenalina intramuscolo.

I genitori dei bambini a rischio di Shock anafilattico devono tenere sempre con se una di queste fiale e non esitare ad utilizzarla. La somministrazione avviene automaticamente appoggiando l’iniettore (anche attraverso i vestiti) sulla coscia.
Risolta la fase acuta si devono assumere antistaminici, cortisonici e broncodilatatori in caso di broncospasmo.

Ancora una volta ci soffermiamo su due punti fondamentali:

  • Lo Shock Anafilattico si verifica tendenzialmente in persone predisposte cioè bambini o persone che hanno già avuto altre reazioni allergiche precedentemente, oppure che hanno familiarità con persone allergiche. E i bambini che hanno già avuto episodi di broncospasmo su base allergica sono quelli maggiormente a rischio.Il consiglio è quello di una valutazione specialistica allergologica. Sarà quindi lo specialista a dare indicazioni precise e a prescrivere eventualmente i farmaci da avere sempre con se.
  • Nel momento in cui si sospetta la comparsa di uno Shock Anafilattico contattare immediatamente il 118, il fattore tempo è fondamentale

 

Francesco Luzzana  francesco-luzzana

Donna Moderna Live e i corsi di Primo Soccorso Pediatrico di Mamma & Lavoro

Donna Moderna Live
è il programma in onda dal lunedì al venerdì, alle 18.50, su La5.

Condotto da Lucilla Agosti, ogni giorno, i volti e i coach di Donna Moderna ti terranno compagnia e ti coinvolgeranno parlando di benessere, beauty, cucina, casa e moda.

Nella storia che abbiamo visto ieri sera 25 maggio, Francesca, mamma di Alessandro, quindici mesi, racconta di avere paura che il figlio si possa soffocare ingoiando qualcosa.

Francesca ha deciso di informarsi e ha scoperto tramite Donna Moderna che Mamma & Lavoro propone da tempo i corsi di primo soccorso pediatrico con anche  le manovre di disostruzione pediatrica.

Si è recata presso la sede di Mamma&Lavoro a Milano e le sono bastate poche ore per imparare come comportarsi in caso di una emergenza (malore, soffocamento) che riguardi il suo piccolo Alessandro o un familiare.

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A insegnarle le manovre salvavita è stato il Dott. Luzzana, responsabile dei corsi di Primo Soccorso che insieme ad altri due medici e due infermieri (tutti che lavorano nei Pronto Soccorso di Milano) propongono questi corsi negli asili, scuole e aziende da circa cinque anni.

Semplici mosse per fare una grande differenza!

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Da oggi il corso è anche on line!

Da oggi per chi abita lontano da Milano, è possibile partecipare al Corso di Primo Soccorso Pediatrico anche on-line utilizzando la nuova piattaforma di Mamma&Lavoro, Il Club della Formazione

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