Perchè servono i corsi di Primo Soccorso Pediatrico

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Mamma & Lavoro con il proprio staff di medici e infermieri da ormai 8 anni propone corsi di Primo Soccorso Pediatrico per insegnare ad affrontare situazioni di emergenza come il soffocamento o le manovre rianimatorie.

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In questi cinque anni abbiamo incontrato mamme, papà, baby sitter ed educatrici, e perfino tanti … nonni.

I nostri corsi si sono svolti nelle sedi più disparate, asili, nidi, farmacie, sedi comunali e aziende che ci hanno ospitato.

Ogni volta il corso Primo Soccorso Pediatrico è stato diverso dal precedente ed è stato un confronto tra docenti e partecipanti che ci hanno raccontato delle loro esperienze, dei loro timori  e infine della loro soddisfazione a fine corso, per quanto appreso.

In questi anni si sono alternati docenti diversi e lo stesso corso di Primo Soccorso Pediatrico è cambiato per adattarsi sempre di più alle esigenze dei partecipanti.

Ma perché vi raccontiamo questa cosa? Il motivo principale è per condividere con voi la soddisfazione di sapere di aver formato tante baby sitter o educatrici di nidi d’infanzia, di aver rassicurato tanti genitori e nonni e di sapere sopratutto che queste persone, oggi, sono in grado di affrontare tutte quelle situazioni di emergenza che possono coinvolgere i loro bambini.

La certezza di questa affermazione nasce dalle numerose lettere di ringraziamento che ci sono arrivate in questi anni. Ci avete detto che il Corso di Primo Soccorso Pediatrico ha lasciato un insegnamento che è stato utile nel momento del bisogno.

Tutte le persone che si sono trovate ad affrontare una situazione di emergenza (sanitaria) hanno agito correttamente, non hanno fatto errori, fornendo aiuto prima dell’arrivo dei soccorsi e dell’invio in Pronto Soccorso.

Questo per noi è un motivo di grandissima soddisfazione sapendo di aver fatto qualcosa di veramente utile e di aver aiutato così tanti bambini (e chi li aveva in cura in quei momenti)

Un ringraziamento anche a tutte le persone che hanno partecipato ai nostri corsi. La loro umanità e le loro esperienze hanno insegnato anche a noi a capire quanto sia grande il mondo dei bambini e di tutti gli adulti che ruotano attorno a loro.

francesco-luzzanaDott. Francesco Luzzana 
Medico Chirurgo Responsabile corsi di 
Primo Soccorso Pediatrico e disostruzione organizzati 
da Mamma & Lavoro


Svezzamento e pericolo soffocamento da cibo: cosa fare?

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Lo svezzamento è una tappa fondamentale nella vita di ogni bambino. Di solito avviene non prima della 17 settimana di vita e non oltre la 26. Purtroppo però nel momento in cui i nostri bambini iniziano ad alimentarsi, il soffocamento da cibo diventa un evenienza possibile che bisogna saper affrontare.

La Comunità scientifica internazionale pone indicazioni precise sull’epoca in cui è corretto cominciare lo svezzamento, ovvero l’introduzione dei primi alimenti diversi dal latte: non prima delle 17 settimane di vita non oltre le 26. Saranno le situazioni contingenti (crescita, sonno, abitudini di vita della mamma e qualità allattamento) a modulare questa scelta ma, nel momento in cui si inizieranno ad introdurre i primi alimenti la paura che il bambino possa strozzarsi e soffocare per colpa del cibo ci spaventa moltissimo.

Il soffocamento da cibo nei bambini, e durante le fasi dello svezzamento, è un evento possibile, per fortuna raro, che può essere prevenuto prima e affrontato qualora si verifichi.

Nella fase dello svezzamento ricordate due semplici concetti: il cibo semi liquido non è pericoloso, può dare tutt’al più una ostruzione parziale che il bambino sa risolvere da solo con i colpi di tosse. Il secondo concetto da tenere bene a mente è quello di non mescolare mai il cibo semi liquido con cibo solido: il bambino fa fatica a degluttire sostanza con consistenza diversa (liquidi/semiliquidi /solidi) presenti nel suo cavo orale. Quindi, per evitare il possibile soffocamento da cibo, sopratutto all’inizio dello svezzamento occorre dare separatamente i cibi semiliquidi (brodo, pappe, frullati) dai  primi alimenti solidi.

Esiste poi una lista degli alimenti da evitare in ogni modo (anche semplicemente da non lasciare a portata di mano da parte dei bambini piccoli) che vede ai primi posti: uva, pesche, ciliegie, pomodorini, olive e bocconcini di mozzarella.

Se fate caso, le tragiche notizie di soffocamento da cibo che ogni tanto si sentono riguardano spesso bambini piccoli che hanno ingerito accidentalmente questi alimenti o perché trovati sulla tavola o dati da bambini più grandi.

In caso poi che si verifichi questa tragica evenienza, la differenza la fa la conoscenza delle manovre di disostruzione pediatrica, delle quali ne abbiamo parlato più volte.



I nostri corsi a Milano e la nostra piattaforma online si rivolgono proprio a quei genitori, nonni, tate e baby sitter che intendono formarsi per poter affrontare le situazioni di emergenza come quelle generate dal soffocamento da cibo nei bambini.

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Dott. Francesco Luzzana

Da oggi il corso è anche on line!

Da oggi per chi abita lontano da Milano, è possibile partecipare al Corso di Primo Soccorso Pediatrico anche on-line utilizzando questa piattaforma

Aver cura dei bambini – Le 10 cose da sapere (e fare)

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I bambini, ciò che ci sta più a cuore, dal momento in cui nascono sino a quando diventano grandi. Noi genitori facciamo di tutto per proteggerli fare in modo che crescano sani. La cura dei bambini diventa quindi il nostro compito principale come genitori.

Ma sappiamo davvero farlo? Per quel che riguarda la loro salute sappiamo davvero come comportarci? Con l’aiuto di medici e specialisti nei vari settori, abbiamo preparato degli speciali, mirati sugli argomenti più importanti sulla cura dei bambini.

In particolare affronteremo quelle che sono le 10 cause di pericolo per la salute dei nostri bambini tentando di trovare le soluzioni migliori.

Parleremo del problema emergente dell’inquinamento che nel mondo sta facendo 570mila morti l’anno tra i bimbi con meno di 5 anni e che in italia è maggiormente rappresentato in Pianura Padana.

Affronteremo quelle che sono le principali cause di morte accidentali nei bambini piccoli (incidenti domestici e stradali, il soffocamento e l’annegamento) e ne parleremo con professionisti ( medici e infermieri di Pronto Soccorso) che ogni giorno si occupano di queste situazioni.

Svilupperemo il tema dei vaccini e della corretta alimentazione fondamentali per la crescita e  la cura dei bambini nei primi anni di vita.

In questo compito saremo aiutati da medici specialisti nei vari settori (pediatria, Igiene, pneumologia) che ci aiuteranno a capire come meglio affrontare queste problematiche riguardo la cura dei bambini.

Gli argomenti, che verranno sviluppati nei prossimi articoli sono i seguenti, per ognuno di loro troverete il link che vi condurrà alla pagina specifica.

ARGOMENTI

DESCRIZIONE

SPECIALISTA

Il 112

E’ il vostro migliore amico in caso di emergenza, vi guiderà e aiuterà a risolvere le varie situazioni di emergenza che potrebbero presentarsi improvvisamente.

Dott. Luzzana

Soffocamento

Soffocamento e ostruzione delle vie aeree. Cause e rimedi. Illustreremo come comportarsi in queste situazioni di emergenza con le manovre di disostruzione pediatrica.

Dott. Luzzana

Inquinamento

L’inquinamento dell’aria e del cibo. Forse una delle cause principali di morte e malattia per i nostri bambini. Cosa fare per proteggerli ?

Dott. ssa Bellasio – Centro Medico Euriclea

Incidenti

stradali

Gli incidenti stradali producono ogni anno più di 300 bambini feriti, molti con danni permanenti. Come evitarli? Come comportarsi in caso di incidente per soccorrere al meglio i feriti?

Dott. Luzzana

Annegamento

L’annegamento rappresenta la terza causa di morte  nei bambini sotto i 4 anni (15% mortalità) Quali le cause più comuni? Come prevenire questo pericolo?

Dott. Luzzana

Infezioni e vaccini

La mortalità infantile è crollata con l’avvento dei vaccini e il miglioramento delle condizioni igieniche eppure molti contestano il loro utilizzo. Approfondiamo l’argomento.

Dott. ssa Bellasio -Centro Medico Euriclea

Alimentazione

L’alimentazione corretta nei bambini, dallo svezzamento alla pubertà. Cosa dare loro per farli crescere in salute

Incidenti domestici

Gli incidenti domestici sono cause frequenti di lesioni o danni permanenti ai nostri bambini. Ne parliamo con chi è abituato a vederli ogni giorno

Dott. Luzzana

Ingestione corpi estranei

Ai bambini piccoli piace mettere in bocca tutto… e  a volte finisce giù! Cosa fare?
Come comportarci?

Dott.ssa Altese Medico Pronto Soccorso

SIDS

La morte in culla, LA causa più frequente di morte per i bambini tra il primo mese e l’anno di età. Ma non è così inevitabile come sembra ….

Dott. Luzzana

Inevitabilmente raccomandiamo a tutte le mamme (ma anche papà, nonni, tate e baby sitter) si seguire un corso di Primo Soccorso Pediatrico solitamente organizzati dalle croci e dei quali noi siamo fautori da ormai quasi dieci anni su Milano e provincia.

L’aver seguito uno di questi corsi vi garantisce di saper cosa fare (e non fare) in quei  minuti che precedono l’arrivo dei soccorsi organizzati dal 112.

 

Dott. Francesco Luzzana

Responsabile dei corsi di

Primo Soccorso Pediatrico

organizzati da Mamma & Lavoro

La SIDS: il vero pericolo per i nostri bambini

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Molti di voi avranno sentito parlare di SIDS o Sindrome della morte in culla, ma spesso, forse per paura, non avete approfondito l’argomento.

E’ la morte improvvisa del bambino, al di sotto dell’anno d’età, in assenza di apparenti cause scatenanti o patologie concomitanti.

Pur essendo una situazione relativamente frequente, se ne parla molto poco.

La spiegazione che mi sono dato è legata ancora una volta al problema della “percezione”. Le Mamme e i Papà hanno sempre tante paure: si preoccupano del soffocamento da corpo estraneo, delle malattie infettive, come le meningiti, dei pericoli legati agli incidenti stradali e di tutte le possibili complicanze legate alle vaccinazioni.

Pensate che tutte le situazioni sopraelencate non rappresentano neanche la metà dei casi mortali in confronto  all’incidenza della SIDS. Un altro fatto che spinge le persone a non affrontare il discorso della morte improvvisa neonatale è l’ineluttabilità e fatalità della cosa. Nella nostra cultura siamo molto fatalisti e la spiegazione che ci diamo quando capita un dramma di queste proporzioni (perché di dramma si tratta) è che era qualcosa di non prevedibile o evitabile.

Ecco, a differenza della morte in età anziana, che non si può evitare, la morte in culla è prevenibile.

Anzitutto vi sono semplici precauzioni e norme igieniche che riducono di molto il rischio:

  •  Fate dormire il bambino a pancia in su (supino). Solo questa manovra riduce del 50% l’incidenza della SIDS
  • Utilizzate un materasso rigido, senza il cuscino tradizionale
  • Non usate lenzuola di tessuti gommosi o plastificati, usate sempre lenzuola leggere, evitando il surriscaldamento del bambino
  • Non Fumate!!!!!! ( fumare in presenza del bambino o farlo soggiornare in un ambiente dove si è fumato aumenta l’incidenza della SIDS del 50%)
  • D’inverno la temperatura ambientale ideale deve essere di 18-20 C°. D’estate se avete l’aria condizionata, usatela.
  • Non fate dormire il bambino nel vostro letto!
  • Recenti ricerche dimostrano che il rischio di SIDS si riduce ulteriormente quando si offre il succhietto al neonato per farlo addormentare. Evitate di forzare il bambino se lo rifiuta. Se durante il sonno il bambino abbandona il succhietto non rimetteteglielo.
  • Vi sono poi dei bambini che hanno una predisposizione alla SIDS. In particolare quelli affetti da reflusso gastro-esofageo hanno una probabilità praticamente doppia di incorrere nella morte in culla, come pure i bambini affetti dalle apnee emozionali (ALTE) che sembrano essere maggiormente predisposti.

Questi sono i consigli che trovate su tutte le campagna informative che parlano della SIDS, ma che cosa provoca la morte in culla? Un recentissimo studio svolto da Bradley Randall, della University of South Dakota, presso la Boston Children’s Hospital ha dato una prima risposta.

La causa della SIDS è rappresentata dall’ immaturità del tronco encefalico – ove è situato il centro del respiro – di questi bambini. In particolari condizioni di ipertermia o di ipercapnia/ipossiemia (cioè tanta anidride carbonica e poco ossigeno perché stiamo respirando poco e male, ad esempio a pancia in giù) il tronco encefalico a poco a poco si assopisce ed ad un certo punto smette di inviare gli impulsi che stimolano la respirazione. Pare che l’immaturità del tronco sia documentata da una ridotta produzione di alcuni neurotrasmettitori, come ad esempio la Serotonina.

Un dosaggio quindi di queste sostanze dovrebbe essere in grado di individuare i bambini a rischio. Siamo solo all’inizio ma credo che la strada sia ormai tracciata.

Nel frattempo cosa possiamo fare?

Sensori-anti-SIDSDopo diverse riflessioni, confronti e sopratutto in base a quanto presente in letteratura, credo che i famosi sensori che rilevano i movimenti respiratori dei bambini siano un buon strumento per prevenire la SIDS. In commercio ne esistono diversi, con certificazioni più o meno affidabili. Il principio è sempre lo stesso, posti i sensori sotto il materasso ne rilevano il movimento respiratorio e mandano un’allarme quando questo è assente (a volte basta che il bambino fuoriesca dal raggio d’azione per far scattare l’allarme) Badate bene, lo scopo di questi apparecchi è quello di invitarvi ad andare a controllare che tutto sia a posto, non che il vostro bambino è in pericolo di vita! Quindi suoneranno più volte, ma meglio una volta in più che non accorgersi di niente.

A questo punto però sorge un’altro problema, qualora il bambino abbia veramente un’arresto respiratorio, sapete cosa fare?

Occorre conoscere e praticare correttamente le manovre di primo soccorso pediatrico.

Esistono numerosi corsi di primo soccorso in tutta Italia, Mamma & Lavoro organizza ormai da 4 anni corsi di Primo Soccorso Pediatrico, ma non vuole essere una auto promozione, la cosa importante è frequentarne uno, dove  possiate partecipare e provare  in prima persona, più volte, con gli appositi manichini. In questo modo rimarrà in voi la capacità di poter intervenire correttamente in tutti i casi che necessitano di una rianimazione.

A questo punto, sapendo che cosa è la SIDS, come la si può prevenire e cosa fare in caso di sua comparsa abbiamo tutte le armi per vincere questa odiosissima malattia.

Se volete approfondire ecco alcuni link:
 
Ultime novità nella ricerca scientifica
Tutto sulla SIDS
Prevenzione e buona nanna

Perchè il corso di Primo Soccorso Pediatrico di Mamma & Lavoro con le manovre salvavita è diverso dagli altri

Da circa cinque anni Mamma & Lavoro propone i corsi di Primo Soccorso e manovre salvavita per dare alle mamme, papà, baby sitter o comunque tutte le persone che hanno a che fare con i bambini, la sicurezza di saper agire correttamente in caso di necessità. Ma in cosa i nostri corsi sono diversi dagli altri?


Negli ultimi cinque anni, sopratutto a Milano e a Roma, è nata una crescente attenzione ai corsi di Primo Soccorso Pediatrico.

Anche a livello politico c ‘è stata una sensibilizzazione sull’argomento con l’approvazione in Lombardia di una legge che sancisce “l’obbligo di frequentare corsi formativi di primo soccorso e manovre salvavita e  di disostruzione pediatrica per tutte le strutture, sanitarie o educative, che si occupano di minori“.

Questi corsi sono attualmente proposti da Croce Rossa o altre strutture private con modalità o gratuite o a pagamento.

Normalmente i corsi gratuiti hanno funzione di informazione: sono illustrate le manovre di disostruzione e di rianimazione e hanno lo scopo di sensibilizzare la popolazione all’importanza della conoscenza delle manovre salvavita. Tuttavia non viene data in tale sede, la possibilità di imparare singolarmente le tecniche.

I corsi formativi, nei quali si apprendono queste manovre, con l’utilizzo di appositi manichini pediatrici, sono di solito a pagamento e fanno si che i partecipanti apprendano appieno la conoscenza delle tecniche di disostruzione delle vie aeree e rianimatorie.

In tutti questi casi viene data molta importanza al problema del soffocamento dei bambini anche se i dati epidemiologici ci dimostrano che l’incidenza non è così elevata quanto si creda. Ancora una volta la percezione che si ha di un pericolo, non corrisponde a realtà, sopratutto quando poi esponiamo i nostri bambini a rischi maggiori senza neanche accorgercene.

Queste premesse si rendono necessarie per spiegare il motivo per cui il corso di Primo Soccorso Pediatrico di Mamma & Lavoro è diverso dagli altri.

Corso primo Soccorso- manovre salvavita 1

Corso Primo Soccorso- Manovre salvavita 2

Più che illustrare le manovre salvavita in se,  si vuole insegnare a chi partecipa ai nostri corsi, a gestire una situazione di emergenza o urgenza sanitaria, nella sua completezza, dall’inizio alla fine, in modo da ottenere, il miglior risultato possibile.

Proprio per questo motivo il corso è tenuto da medici ed infermieri di Pronto Soccorso, con esperienza decennale, a loro volta formati e certificati *, in modo da garantire un elevato livello di qualità in ambito formativo.

In altre parole, i docenti sono persone che vivono nella quotidianità quelli che sono gli argomenti trattati nei nostri corsi. Non solo disostruzione o manovre salvavita, ma anche urgenze sanitarie quali le convulsioni, il trauma cranico, le ferite, lo shock, etc.

Le persone che frequentano i nostri corsi ricevono una formazione sanitaria a 360°, che li rende in grado di affrontare in autonomia qualunque situazione di emergenza o urgenza sanitaria.

Per avere tutte le informazioni sui corsi potete visitare le seguenti pagine:
- La nostra pagina su Mamma & Lavoro
- La pagina Facebook dei Corsi di Primo Soccorso Pediatrico

Quindi, andando al di la della manovre salvavita in se, come dico sempre al termine dei nostri corsi, uscendo dall’aula vi direte: “ok, se succede qualcosa nella quale posso fare la differenza, io lo saprò fare” e non credo che sia poco.

Qualità, professionalità e grande empatia con chi partecipa a questi corsi,  sono gli elementi di forza che ci distinguono. I commenti e il passaparola di chi ha partecipato la nostra migliore referenza.

Un caloroso saluto

francesco-luzzanaDott. Francesco Luzzana

Coordinatore dei Corsi di Primo Soccorso di Mamma&Lavoro

* BLSD, ATLS, ALS, PALS

Da oggi il corso è anche on line!

Da oggi per chi abita lontano da Milano, è possibile partecipare al Corso di Primo Soccorso Pediatrico anche on-line utilizzando la nuova piattaforma di Mamma&Lavoro, genitorieformazione.it

Corpi estranei nel naso, bocca e orecchie: cosa fare con i nostri bambini?

I nostri cuccioli sono affamati di conoscere il mondo che li circonda: esplorano, scovano, manipolano, assaggiano e, ahi noi, nascondono…

Attenzione quindi a cosa lasciamo alla loro portata, perché ogni piccolo oggetto può trasformarsi in un istante in “corpo estraneo” da cavar fuori da un nasino impertinente, da un orecchio o da una bocca sospetta e ostinatamente serrata.

Attenzione alla casa dei nonni o di chiunque non abbia una casa “a misura di bambino”, ai fratellini maggiori o ai cugini che giocano o utilizzano oggetti piccoli, “proibiti” ed attraenti.
Nella peggiore delle ipotesi quell’oggettino malefico, messo in bocca per gioco, può essere inalato, finendo in trachea, ostruire il passaggio dell’aria e soffocare il bimbo.
Questo è un evento potenzialmente mortale e deve essere affrontato con prontezza da chiunque di noi si trovi accanto ad un bambino che soffoca; pochi gesti essenziali da effettuare in sequenza in attesa dei soccorsi (118) si traducono in manovre salva-vita e sono oggetto del nostro corso di primo soccorso pediatrico.
Se invece il corpo estraneo imbocca la via della pappa e va nello stomaco, cerchiamo di capire COSA il bambino ha ingoiato, che DIMENSIONI e che FORMA ha.

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NON dobbiamo INDURRE IL VOMITO ed è meglio EVITARE di somministrare cibo e bevande, chiamiamo il 118 e raccontiamo con parole semplici e chiare: 1) quanti anni ha il bimbo; 2) come sta?  Sbava in continuazione? Si comporta stranamente? Ha il singhiozzo? Piange? Ha vomitato? Cosa ha vomitato? ; 3 ) cosa sospettiamo abbia mangiato; 4) quando pensiamo sia accaduto

Sono potenzialmente pericolosi oggetti grandi, acuminati, taglienti, metallici, di natura chimica (pile).
Tutto il resto, salvo diverse indicazioni del Pediatra di Pronto Soccorso,  con un po’ di pazienza (3/5 giorni circa), lo ritroveremo nel pannolino o nel vasino, quale premio per le ore dedicate a perlustrare con cura “le produzioni” della creatura …

E quel nasino così piccolo, cosa potrà mai nascondere? La risposta è sorprendente perché le narici sono estensibili e quelle piccole manine possono spingere nelle cavità nasali gli oggetti più disparati.

Se visibile ed accessibile, possiamo tentare di estrarre il corpo estraneo dal naso facendo reclinare il capo del bimbo (mento sul petto) ed afferrando l’oggetto saldamente tirando verso il basso.

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NON RECLINARE LA TESTA DEL BAMBINO ALL’ INDIETRO E NON SPINGERE L’ OGGETTO NEL NASO, perché potrebbe migrare nelle vie respiratorie e soffocarlo.
Se la manovra va a buon fine,  recarsi comunque dal Pediatra per un controllo, anche perché di corpi estranei dentro ce ne potrebbero essere degli altri (oh si , purtroppo!).
Se il bimbo manifesta ostruzione nasale , tranquillizziamolo ed invitiamolo a respirare a bocca aperta, finché non verrà valutato in Pronto Soccorso.
Può anche succedere che quanto pazientemente stipato su per il naso dal piccolo non venga scoperto subito e col tempo, causi dolore, sgocciolamento di muco o sangue dalla narice, malessere e febbre.
Nell’orecchio può finirci qualsiasi piccolo oggetto o, nei bambini più grandi, penne o matite. In questi ultimi casi, evitare di muovere il corpo estraneo (che essendo lungo e con una forma a punta può ledere gravemente) ed allertare il 118.
Un insetto nell’orecchio è evento estremamente raro, ma altrettanto fastidioso perché si muove. Allora, dopo aver tranquillizzato l’involontario piccolo ospite, bisogna introdurre nell’orecchio con una pipetta o una siringa senza ago dell’acqua, meglio ancora della soluzione fisiologica, tenendo la testa del bambino reclinata con l’orecchio da trattare verso l’ alto, per poi reclinarla dal lato opposto, al cessare di ogni movimento dell’indesiderato intruso.
Se siamo fortunati, con l’acqua dall’ orecchio potrebbe defluire anche l’insetto, ma val la pena comunque che il Pediatra ci butti un occhio con l’apposito strumento.

A proposito di occhio, non dimentichiamoci che anche gli occhi del nostro bambino possono nascondere corpi estranei, briciole, piccoli insetti, ciglia, peli animali, fibre di tessuto causano lacrimazione, presenza di secrezioni dense, arrossamenti, gonfiore , dolore e fastidio che i più piccoli manifestano portandosi la manina a strofinare l’occhio.

In questi casi mettersi in una zona bene illuminata, lavarsi e sciacquare accuratamente le mani (senza asciugarle poi con asciugamano), mantenere aperte le palpebre del bimbo delicatamente con indice e pollice di una mano e con l’altra istillare nell’occhio soluzione fisiologica , sollevare la palpebra superiore e ripetere il lavaggio con fisiologica e poi ripetere il lavaggio anche sollevando la palpebra inferiore, infine detergere senza strofinare con garza pulita o fazzoletto lavato e stirato e coprire l’occhio con benda oculare o fazzoletto pulito.

EVITARE contatto con COTONE IDROFILO O TESSUTO tipo lana o sintetico, non istillare COLLIRI.  Portare il bimbo dal Pediatra: sarà il medico consigliare l’eventuale accesso ad un Pronto Soccorso Oftalmico o porre indicazione ad una visita oculistica ambulatoriale.

I bambini più grandicelli possono trafiggersi gli occhi con oggetti appuntiti, che non devono essere rimossi, in attesa dell’arrivo del il 118, tempestivamente allertato.

Dott.ssa Rosalba Altese

Mamma e Medico di Pronto Soccorso

ICCS- Città Studi Milano

Donna Moderna Live e i corsi di Primo Soccorso Pediatrico di Mamma & Lavoro

Donna Moderna Live
è il programma in onda dal lunedì al venerdì, alle 18.50, su La5.

Condotto da Lucilla Agosti, ogni giorno, i volti e i coach di Donna Moderna ti terranno compagnia e ti coinvolgeranno parlando di benessere, beauty, cucina, casa e moda.

Nella storia che abbiamo visto ieri sera 25 maggio, Francesca, mamma di Alessandro, quindici mesi, racconta di avere paura che il figlio si possa soffocare ingoiando qualcosa.

Francesca ha deciso di informarsi e ha scoperto tramite Donna Moderna che Mamma & Lavoro propone da tempo i corsi di primo soccorso pediatrico con anche  le manovre di disostruzione pediatrica.

Si è recata presso la sede di Mamma&Lavoro a Milano e le sono bastate poche ore per imparare come comportarsi in caso di una emergenza (malore, soffocamento) che riguardi il suo piccolo Alessandro o un familiare.

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A insegnarle le manovre salvavita è stato il Dott. Luzzana, responsabile dei corsi di Primo Soccorso che insieme ad altri due medici e due infermieri (tutti che lavorano nei Pronto Soccorso di Milano) propongono questi corsi negli asili, scuole e aziende da circa cinque anni.

Semplici mosse per fare una grande differenza!

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Da oggi il corso è anche on line!

Da oggi per chi abita lontano da Milano, è possibile partecipare al Corso di Primo Soccorso Pediatrico anche on-line utilizzando la nuova piattaforma di Mamma&Lavoro, Il Club della Formazione

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Soffocamento e manovre di disostruzione pediatrica – Ma quanto sono veramente utili?

Come già accennato altre volte, la percezione (del pericolo) ci guida nelle nostre azioni ma non ci fa agire nella maniera corretta.

Non solo, spesso ci preoccupiamo di cose che in realtà non sono pericolose e viceversa non prestiamo attenzione a situazioni potenzialmente fatali.

Un esempio? Frequentiamo i corsi di disostruzione pediatrica per la paura che nostro figlio che si mette in bocca un oggetto ma lo teniamo in braccio mentre lo portiamo in macchina all’asilo, non sapendo che lo esponiamo ad un rischio enorme.

Ecco, la seconda situazione è molto più pericolosa, anche se non sembra. Eppure i messaggi che riceviamo sono inquietanti …..

Manovre di disostruzione pediatrica: il corso a distanza

Formazione a distanza dunque per il Corso di Disostruzione Pediatrica, acquistabile sul sito dell’associazione, che attraverso dispense digitali, video e contenuti extra mira ad istruire gli adulti sulle manovre che possono salvare la vita ad un bambino.
Disostruzione pediatrica, la lista nera dei cibi a rischio soffocamento

Un corso online sulle manovre di disostruzione in età pediatrica. È questa l’iniziativa promossa dall’Associazione 30 Ore per la Vita, dedicata a genitori, nonni e a tutti gli operatori dell’infanzia. Basta digitare www.trentaore.org per accedere alle
Disostruzione pediatrica, via libera al progetto di legge

Via libera da parte della Commissione Sanità di Regione Lombardia al progetto di legge sulla disostruzione pediatrica. Nel merito è intervenuto il relatore e vice capogruppo della Lega Nord, il bresciano Fabio Rolfi. “Esprimo soddisfazione – ha

Molti genitori giungono ai nostri corsi di disostruzione pediatrica perchè preoccupati dall’idea che i loro bambini possano soffocare per l’ostruzione delle vie aeree. Ma siamo sicuri che questo sia un vero pericolo?

Su internet diversi portali ci raccontano di quanto importante sia la conoscenza delle manovre di disostruzione e di quanto sia grave il problema del soffocamento, ci parlano di bambini che muoiono soffocati dal cibo ogni settimana e di testimonianze di chi c’è l’ha fatta e di chi invece no (!!!)

Peccato che non sia così. I bambini in Italia, muoiono per tanti altri motivi.

Come al solito è la percezione del pericolo (associata ad una informazione scorretta) che ci inganna.  L’unica fonte attendibile è quella dell’ ISTAT. Cioè dell’Istituto di Statistica Nazionale al quale afferiscono tutti i dati raccolti in Italia.

L’ISTAT ci dice che:

Nel 2011, in Italia, si sono registrati 2084 decessi di bambini  sotto i 5 anni di vita. L'85% dei decessi sotto i 5 anni avviene nel primo anno di vita e la metà delle morti si concentra nei primi sette giorni dopo la nascita. Se alla fine dell'800 i bambini morivano principalmente a causa di malattie infettive, oggi il 72% dei decessi è dovuto a condizioni preesistenti alla nascita (48%) e a malformazioni congenite (24%). Il tasso di mortalità infantile tra i bambini italiani è del 2,9 per ogni 1.000 bambini nati vivi.

Cosa vogliono dire quindi questi dati?

Che i bambini piccoli possono morire anzitutto nei primi giorni di vita, spesso per condizioni pre esistenti come malformazioni  o malattie che già erano presenti prima della nascita. I vaccini e le mutate condizioni igieniche hanno cambiato la loro sorte, aumentando la sopravvivenza del 3000%.

E il soffocamento  da ostruzione delle vie aeree come si colloca? Agli ultimi posti.

Tra il 2007 e il 2011 sono morti per soffocamento e ostruzione delle vie aeree sono stati in media  15 bambini ogni anno anno*. Siamo quindi intorno al 0,1 per mille della mortalità infantile.

Sapete quanti sono i bambini che rimangono feriti negli incidenti stradali? La media è di 3500 casi anno. Forse dobbiamo avere una maggiore attenzione quando portiamo i nostri bambini in auto (sempre contenuti sul loro seggiolino) o quando attraversiamo la strada con loro.

In conclusione, i corsi di Primo Soccorso Pediatrico sono utilissimi perché ci aiutano ad affrontare tutte quelle situazioni di emergenza sanitaria che possono capitare (e capitano) ai nostri bambini (anzitutto traumi e avvelenamento, poi ustioni, annegamento, trauma cranico, etc) e ci danno una grande sicurezza e serenità.

In questi corsi affrontiamo anche il soffocamento e le manovre di disostruzione pediatrica, che sono certamente da conoscere in aggiunta a tutti gli altri temi legati alla prevenzione e gestione degli incidenti citati sopra, che possono capitare ai nostri bambini.


SquicciariniM

Importante news lanciata da LA STAMPA sulle Manovre di Disostruzione Pediatrica . Donare alla maestra di tuo… http://t.co/jBgqSpGLo6

In conclusione, non spaventatevi quando i vostri bambini mettono in bocca qualcosa. Piuttosto prestate attenzione ad altre situazioni potenzialmente pericolose. E’ buona norma comunque frequentare un corso di primo soccorso pediatrico che non parli però solo del soffocamento e della disostruzione delle vie aeree.


*(W79 Inalazione ed ingestione di CIBO causante ostruzione delle vie respiratorie W80 Inalazione e ingestione di ALTRI OGGETTI causanti ostruzione delle vie respiratori)

Intervista al Dott. Francesco Luzzana – Coordinatore dei corsi di Pronto Soccorso Pediatrico organizzati da Mamma & Lavoro

Mamma & Lavoro, nell’ambito di eventi legati alla formazione, organizza Corsi di Pronto Soccorso Pediatrico indirizzati prevalentemente a mamme e papà, nonni, baby-sitter e operatori in strutture infantili.
Il corso di formazione vuole fornire quelle nozioni di primo soccorso atte a fronteggiare eventuali emergenze sanitarie per i bambini (di tutte le età pediatriche).
Facciamo oggi qualche domanda al Dott. Francesco Luzzana* coordinatore della formazione sanitaria di Mamma & Lavoro

La prima domanda che sorge spontanea è: “come è nata l’idea di questi corsi?”

Quando sono diventato papà ho incontrato tanti genitori che mi chiedevano consigli sul da farsi in caso di situazioni di emergenza. Per venire incontro a queste richieste organizzammo assieme ad altri colleghi un corso di Pronto Soccorso Pediatrico che ebbe un incredibile successo e venne replicato ben 8 volte in pochi mesi! Capii allora che il voler avere delle conoscenze di primo soccorso per i genitori era molto importante e, insieme a Mamma&Lavoro decidemmo di strutturare questo corso in modo da renderlo fruibile a tutti i genitori interessati.

Chi partecipa ai corsi?

In questi anni abbiamo formato non solo le mamme e i papà, ma anche Baby Sitter, educatrici e … i nonni! Credetemi, contro ogni aspettativa, sono stati i migliori!

partecipanti-corso-primo-soccorso

Ma i vostri corsi sono difficili? Come si svolgono?

Il corso di Pronto Soccorso pediatrico inizia sempre con la presentazione dei docenti e dei partecipanti. Questo serve a tutti per conoscersi e per migliorare l’interazione nel gruppo. Si inizia poi con la parte teorica nella quale sono illustrati i concetti base di emergenza, come reagire alla percezione del pericolo e della paura, la sequenza di azioni da eseguire nell’emergenza, quando e come praticare le manovre di rianimazione, quando e come praticare le manovre di distruzione e infine come comunicare con i soccorritori. Il tutto con tante slides ed esempi pratici.

Poi si fa un piccolo break (per riprendersi). Tra un caffè e un biscotto è possibile confrontarsi con gli istruttori per fare loro tutte le domande e chiarire ogni dubbio su quanto spiegato. Di solito questo è il momento per le domande personali che i genitori hanno per i loro bambini.

Dopo vi è la parte pratica, sicuramente il momento più coinvolgente del corso, nella quale i partecipanti provano più volte le manovre di rianimazione e di disostruzione, con i nostri manichini pediatrici.
In questa fase le manovre vengono ripetute fino a quando non sono eseguite correttamente da tutti i partecipanti.
Per dare maggiore sicurezza e capirne l’utilità si utilizzano scenari legati a situazioni di emergenza che si possono verificare nella vita quotidiana.

A conclusione del corso rilasciate qualcosa?

Certo, il corso si conclude sempre con l’assegnazione degli attestati di partecipazione, un DVD contenente tutte le manovre rianimatorie e di disostruzione delle vie aeree, e la dispensa in formato PDF.

Questo momento è per noi la parte più gratificante del corso: i partecipanti che erano entrati con l’ansia e la paura di non sapere cosa fare in caso di emergenza, ci salutano con il sorriso e la consapevolezza di essere in grado di poter affrontare una eventuale emergenza sanitaria.

Ok, ma spesso si teme di andare nel panico e di non riuscire a fare nulla, non è così?

Come dico sempre si pensa che in un ipotetico momento di emergenza saremo presi dal panico e non faremo nulla di utile.

Ma non è così. Questo perché nel panico finiamo quando non sappiamo cosa fare.

Chi ha frequentato il corso di pronto soccorso pediatrico saprà sempre affrontare correttamente tutte le situazioni di emergenza sanitaria prima dell’arrivo dei soccorsi. E badate bene, non solo le manovre di disostruzione ma anche la gestione completa delle emergenza.

A riprova di tutto ciò, la testimonianza recente di una mamma, che ha saputo gestire una emergenza su suo figlio (stava soffocando per un corpo estraneo) quando tutti in famiglia erano incapaci di fare qualcosa di sensato. Questa per noi è stata una grandissima soddisfazione!

Brrr….! Ci vengono i brividi a pensare a queste cose… Ma, ultima domanda, in caso che un bambino stia male, cosa si deve fare?

estensione-capoPremetto, i nostri corsi non spaventano ma anzi rassicurano tantissimo. Cosa fare? Poche e semplici cose:

Chiamare sempre e subito il 118 e affidarsi completamente a loro (in quei momenti non si è lucidi e quindi si deve avere fiducia su chi ti può aiutare)
Non muovere mai un traumatizzato
• Se si tratta di un malore sdraiare la persona
• Se incosciente, estendere delicatamente il capo (è una manovra importantissima!)
• Se non respira iniziare la rianimazione (guardate i nostri video su Youtube)

…..paura?

Si! Come faccio a venire ai vostri corsi?

Mi spiace, ma è solo perché non si conoscono queste manovre. Una volta che si sa cosa fare la paura passa, e come guidare… Comunque per avere tutte le informazioni visitate mammaelavoro.it alla pagina formazione. Un saluto a tutte le lettrici di Mamma & Lavoro.

* Chirurgo Toracico, lavora presso il DEA dell’ ICCS Città Studi di Milano, ATLS Instructor,  certificato PBLS e BLS-D e responsabile dei corsi di Primo Soccorso Pediatrico di Mamma & Lavoro.

 

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Da oggi il corso è anche on line!

Da oggi per chi abita lontano da Milano, è possibile partecipare al Corso di Primo Soccorso Pediatrico anche on-line utilizzando la nuova piattaforma di Mamma&Lavoro, Il Club della Formazione

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Primo soccorso pediatrico: i video di nostrofiglio.it

mammaelavoro-avatarI video di Primo Soccorso Pediatrico e disostruzione delle vie aeree per evitare o rispondere al meglio agli incidenti che possono accadere ai nostri bimbi realizzati da Nostrofiglio.it in collaborazione con Mamma&Lavoro.
Vuoi imparare a gestire questa situazione di emergenza?  Il Dott. Francesco Luzzana, chirurgo toracico e medico di Pronto Soccorso presso il DEA di Multimedica di Sesto San Giovanni (Mi) , spiega come comportarsi nelle situazioni di emergenza.

 

Trauma cranico nel bambino

 

trauma-cranico-bambinoIl bambino cade e picchia la testa. Cosa fare? Come comportarsi? Come fare per capire se il trauma è stato importante o meno? E sopratutto, quando chiamare il 118 per andare in Ospedale? A tutte queste domande risponde il Dott. Luzzana con risposte semplici e sopratutto …. tranquillizzanti!

Trovate il video a questo Link

 

 

Soffocamento e disostruzione delle vie aeree nel lattante e nel bambino

 

Soffocamento-disostruzione-vie-aereeIl bambino all’improvviso fa fatica a respirare. Ha inghiottito una caramellina o un piccolo oggetto? Che cosa fare subito? Le manovre di disostruzione delle vie aeree sono assolutamente necessarie e alla portata di tutti. Su come fare lo spiega Francesco Luzzana, Medico Chirurgo che lavora presso il DEA di Multimedica – Sesto San Giovanni (Milano) e che è responsabile dei corsi di Primo Soccorso Organizzati da Mamma & Lavoro

Per la visione cliccate su questo Link

 

 

 

Manovre di rianimazione nel lattante e nel bambino

 

Manovre-rianimazione-bambinoUn bambino sta male e non sembra cosciente. Come ci si deve comportare? Cosa fare in queste situazioni? Sopratutto cosa NON fare? Spesso ci facciamo prendere dal panico ma questo accade perchè non sappiamo cosa fare.

Il Dott. Francesco Luzzana con questa clip video ci spiega come comportarci per aiutare al massimo un bambino che sta improvvisamente male.

Potete vedere il video a questo Link

 

Ustioni nei bambini: come trattarle

 

Ustioni-bambiniIl bambino si è scottato. Lo curiamo a casa o all’ospedale, come ci si deve comportare? Lo spiega Francesco Luzzana, chirurgo presso il Pronto soccorso di Multimedica – Sesto San Giovanni – Milano

Il video a questo Link

 

 

 

 

Convulsioni febbrili nel bambino: cosa fare quando si presentano

 

Convulsioni-bambinoLe convulsioni febbrili colpiscono il 4% dei bambini sotto i quattro anni ma non sono pericolose. Come ci si deve comportare? Sopratutto, cosa non si deve fare? Alcuni piccoli gesti che fanno una grande differenza. Li illustra con semplicità e chiarezza il Dott. Francesco Luzzana che lavora presso il DEA di Multimedica – Sesto San Giovanni (Milano) e che è responsabile dei corsi di Primo Soccorso Organizzati da Mamma & Lavoro

Il video a questo Link

 

Gestione dell’annegamento : sapere cosa fare

 

annegamento-bambinoChe cosa fare nel caso in cui il bambino finisca accidentalmente in acqua e rischi di annegare? O in caso di annegamento? Lo spiega Francesco Luzzana, chirurgo presso il Pronto soccorso di Multimedica – Sesto San Giovanni – Milano

Il video a questo Link

 

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Da oggi il corso è anche on line!

Da oggi per chi abita lontano da Milano, è possibile partecipare al Corso di Primo Soccorso Pediatrico anche on-line utilizzando la nuova piattaforma di Mamma&Lavoro, Il Club della Formazione

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