La puntura di Medusa: come comportarsi?

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Arriva l’estate e i nostri cuccioli (ma non solo loro) si tuffano gioiosi in mare. Ecco che a rovinarci la bella giornata ci pensano loro, le meduse.

Le meduse in questi anni hanno invaso i nostri litorali verosimilmente per l’innalzamento della temperatura del mediterraneo sia per i cambiamenti dell’habitat marino.

Ed ecco che le meduse hanno preso il sopravvento…

Queste piccole, gelatinose palline galleggianti a fior d’acqua, sono munite di tentacoli coperti da microscopiche bollicine (nematocisti) piene di veleno che possono causare, nella migliore delle ipotesi, un intenso dolore e, in alcuni casi, come quello della medusa “vespa di mare” in Australia, la morte

I sintomi della puntura da medusa includono bruciore, prurito, eruzioni cutanee e papule rilevate. Gli effetti successivi ad una puntura di medusa possono includere nausea, vomito, diarrea, gonfiore dei linfonodi, dolori addominali, intorpidimento / formicolio e spasmi muscolari.

Gravi reazioni allergiche possono causare difficoltà respiratorie, coma e morte.

Una puntura di una medusa “vespa di mare” o altri tipi velenosi di meduse, può causare la morte in pochi minuti!

Cosa fare quindi nell’immediato dopo una puntura da medusa?

In tutti i casi di puntura di medusa come prima cosa occorre immergere o sciacquare la zona con l’aceto per 15-30 minuti per fermare il rilascio delle tossine da parte delle nematocisti. Se non si dispone di aceto prontamente disponibile, sciacquare in acqua di mare. Non usare acqua fresca. L’acqua dolce farà sì che le nematocisti continuino a rilasciare la loro tossina. Per lo stesso motivo, non strofinare la zona, non applicare ghiaccio o acqua fredda.

Si devono distinguere due situazioni:

Se i tentacoli sono ancora aderenti occorre rimuoverli con un bastoncino, la carta di credito o un paio di pinzette (non toccateli mai con le mani nude!) e poi applicare o l’aceto o una soluzione alcoolica al 70% in modo da inattivare le nematocisti presenti.
Se viceversa vi è stato solo il contatto allora basta applicare l’aceto
Se la zona è ricoperta di peli il consiglio è quello di applicare la crema da barba o una pasta di bicarbonato di sodio e poi radere l’area con un rasoio per rimuovere eventuali nematocisti aderenti. Quindi riapplicare aceto o alcool. La crema da barba impedisce alle nematocisti che non sono stati attivati di rilasciare le loro tossine durante la rimozione con il rasoio.

In caso di punture da medusa agli occhi, questi devono essere risciacquati con una collirio idratante o fisiologica e successivamente occorre tamponare la pelle intorno agli occhi con un asciugamano imbevuto di aceto. Non posizionare l’aceto direttamente sugli occhi.

Le punture sulla bocca devono essere trattate con 1/4 di aceto e ¾ di acqua. Fare dei gargarismi e sputare fuori la soluzione. Non bere o deglutire la soluzione poichè può contenere i residui di medusa, le tossine o le nematocisti, potendo provocare inoltre il vomito.

Quando chiamare il 118 e recarsi in Pronto Soccorso?

La puntura di medusa richiede un trattamento medico immediato se:

La persona punta ha difficoltà respiratoria, difficoltà alla deglutizione, dolore toracico o dolore intenso nella sede del sito di puntura.
La persona è stata punta in bocca (o quando i tentacoli sono finiti in bocca) e la persona manifesta cambiamenti di voce, difficoltà a deglutire, o gonfiore della lingua o delle labbra.
Nei bambini e nelle persone anziane
Se la puntura coinvolge una vasta area del corpo, il viso, o genitali.
Se il paziente continua ad avere prurito, arrossamento, dolore e gonfiore della pelle (cellulite) intorno al pungiglione
Il medico successivamente prescriverà:

  • difenidramina o altro antistaminico per contrastare il prurito,
  • farmaci antidolorifici (Ibuprofene, Paracetamolo) per il dolore
  • Steroidi Topici o steroidi per via orale per aiutare con il gonfiore e prurito.
  • Il medico può anche prescrivere antibiotici se il paziente ha la cellulite.
  • Prendete tutti i farmaci come prescritto e fino a quando tutti i sintomi non saranno scomparsi

In caso di cellulite è consigliata anche la vaccinazione antitetanica se questa non è stata effettuata negli ultimi 10 anni.

Speriamo, con questi consigli, di avervi reso più sereni… buone vacanze!!

Dott. Francesco Luzzana

(Medico Chirurgo – Dipartimento Emergenza-Urgenza e Accettazione Ospedale Città Studi ICCS Mi)

 

Aver cura dei bambini – Le 10 cose da sapere (e fare)

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I bambini, ciò che ci sta più a cuore, dal momento in cui nascono sino a quando diventano grandi. Noi genitori facciamo di tutto per proteggerli fare in modo che crescano sani. La cura dei bambini diventa quindi il nostro compito principale come genitori.

Ma sappiamo davvero farlo? Per quel che riguarda la loro salute sappiamo davvero come comportarci? Con l’aiuto di medici e specialisti nei vari settori, abbiamo preparato degli speciali, mirati sugli argomenti più importanti sulla cura dei bambini.

In particolare affronteremo quelle che sono le 10 cause di pericolo per la salute dei nostri bambini tentando di trovare le soluzioni migliori.

Parleremo del problema emergente dell’inquinamento che nel mondo sta facendo 570mila morti l’anno tra i bimbi con meno di 5 anni e che in italia è maggiormente rappresentato in Pianura Padana.

Affronteremo quelle che sono le principali cause di morte accidentali nei bambini piccoli (incidenti domestici e stradali, il soffocamento e l’annegamento) e ne parleremo con professionisti ( medici e infermieri di Pronto Soccorso) che ogni giorno si occupano di queste situazioni.

Svilupperemo il tema dei vaccini e della corretta alimentazione fondamentali per la crescita e  la cura dei bambini nei primi anni di vita.

In questo compito saremo aiutati da medici specialisti nei vari settori (pediatria, Igiene, pneumologia) che ci aiuteranno a capire come meglio affrontare queste problematiche riguardo la cura dei bambini.

Gli argomenti, che verranno sviluppati nei prossimi articoli sono i seguenti, per ognuno di loro troverete il link che vi condurrà alla pagina specifica.

ARGOMENTI

DESCRIZIONE

SPECIALISTA

Il 112

E’ il vostro migliore amico in caso di emergenza, vi guiderà e aiuterà a risolvere le varie situazioni di emergenza che potrebbero presentarsi improvvisamente.

Dott. Luzzana

Soffocamento

Soffocamento e ostruzione delle vie aeree. Cause e rimedi. Illustreremo come comportarsi in queste situazioni di emergenza con le manovre di disostruzione pediatrica.

Dott. Luzzana

Inquinamento

L’inquinamento dell’aria e del cibo. Forse una delle cause principali di morte e malattia per i nostri bambini. Cosa fare per proteggerli ?

Dott. ssa Bellasio – Centro Medico Euriclea

Incidenti

stradali

Gli incidenti stradali producono ogni anno più di 300 bambini feriti, molti con danni permanenti. Come evitarli? Come comportarsi in caso di incidente per soccorrere al meglio i feriti?

Dott. Luzzana

Annegamento

L’annegamento rappresenta la terza causa di morte  nei bambini sotto i 4 anni (15% mortalità) Quali le cause più comuni? Come prevenire questo pericolo?

Dott. Luzzana

Infezioni e vaccini

La mortalità infantile è crollata con l’avvento dei vaccini e il miglioramento delle condizioni igieniche eppure molti contestano il loro utilizzo. Approfondiamo l’argomento.

Dott. ssa Bellasio -Centro Medico Euriclea

Alimentazione

L’alimentazione corretta nei bambini, dallo svezzamento alla pubertà. Cosa dare loro per farli crescere in salute

Incidenti domestici

Gli incidenti domestici sono cause frequenti di lesioni o danni permanenti ai nostri bambini. Ne parliamo con chi è abituato a vederli ogni giorno

Dott. Luzzana

Ingestione corpi estranei

Ai bambini piccoli piace mettere in bocca tutto… e  a volte finisce giù! Cosa fare?
Come comportarci?

Dott.ssa Altese Medico Pronto Soccorso

SIDS

La morte in culla, LA causa più frequente di morte per i bambini tra il primo mese e l’anno di età. Ma non è così inevitabile come sembra ….

Dott. Luzzana

Inevitabilmente raccomandiamo a tutte le mamme (ma anche papà, nonni, tate e baby sitter) si seguire un corso di Primo Soccorso Pediatrico solitamente organizzati dalle croci e dei quali noi siamo fautori da ormai quasi dieci anni su Milano e provincia.

L’aver seguito uno di questi corsi vi garantisce di saper cosa fare (e non fare) in quei  minuti che precedono l’arrivo dei soccorsi organizzati dal 112.

 

Dott. Francesco Luzzana

Responsabile dei corsi di

Primo Soccorso Pediatrico

organizzati da Mamma & Lavoro

La SIDS: il vero pericolo per i nostri bambini

SIDS Bambini

Molti di voi avranno sentito parlare di SIDS o Sindrome della morte in culla, ma spesso, forse per paura, non avete approfondito l’argomento.

E’ la morte improvvisa del bambino, al di sotto dell’anno d’età, in assenza di apparenti cause scatenanti o patologie concomitanti.

Pur essendo una situazione relativamente frequente, se ne parla molto poco.

La spiegazione che mi sono dato è legata ancora una volta al problema della “percezione”. Le Mamme e i Papà hanno sempre tante paure: si preoccupano del soffocamento da corpo estraneo, delle malattie infettive, come le meningiti, dei pericoli legati agli incidenti stradali e di tutte le possibili complicanze legate alle vaccinazioni.

Pensate che tutte le situazioni sopraelencate non rappresentano neanche la metà dei casi mortali in confronto  all’incidenza della SIDS. Un altro fatto che spinge le persone a non affrontare il discorso della morte improvvisa neonatale è l’ineluttabilità e fatalità della cosa. Nella nostra cultura siamo molto fatalisti e la spiegazione che ci diamo quando capita un dramma di queste proporzioni (perché di dramma si tratta) è che era qualcosa di non prevedibile o evitabile.

Ecco, a differenza della morte in età anziana, che non si può evitare, la morte in culla è prevenibile.

Anzitutto vi sono semplici precauzioni e norme igieniche che riducono di molto il rischio:

  •  Fate dormire il bambino a pancia in su (supino). Solo questa manovra riduce del 50% l’incidenza della SIDS
  • Utilizzate un materasso rigido, senza il cuscino tradizionale
  • Non usate lenzuola di tessuti gommosi o plastificati, usate sempre lenzuola leggere, evitando il surriscaldamento del bambino
  • Non Fumate!!!!!! ( fumare in presenza del bambino o farlo soggiornare in un ambiente dove si è fumato aumenta l’incidenza della SIDS del 50%)
  • D’inverno la temperatura ambientale ideale deve essere di 18-20 C°. D’estate se avete l’aria condizionata, usatela.
  • Non fate dormire il bambino nel vostro letto!
  • Recenti ricerche dimostrano che il rischio di SIDS si riduce ulteriormente quando si offre il succhietto al neonato per farlo addormentare. Evitate di forzare il bambino se lo rifiuta. Se durante il sonno il bambino abbandona il succhietto non rimetteteglielo.
  • Vi sono poi dei bambini che hanno una predisposizione alla SIDS. In particolare quelli affetti da reflusso gastro-esofageo hanno una probabilità praticamente doppia di incorrere nella morte in culla, come pure i bambini affetti dalle apnee emozionali (ALTE) che sembrano essere maggiormente predisposti.

Questi sono i consigli che trovate su tutte le campagna informative che parlano della SIDS, ma che cosa provoca la morte in culla? Un recentissimo studio svolto da Bradley Randall, della University of South Dakota, presso la Boston Children’s Hospital ha dato una prima risposta.

La causa della SIDS è rappresentata dall’ immaturità del tronco encefalico – ove è situato il centro del respiro – di questi bambini. In particolari condizioni di ipertermia o di ipercapnia/ipossiemia (cioè tanta anidride carbonica e poco ossigeno perché stiamo respirando poco e male, ad esempio a pancia in giù) il tronco encefalico a poco a poco si assopisce ed ad un certo punto smette di inviare gli impulsi che stimolano la respirazione. Pare che l’immaturità del tronco sia documentata da una ridotta produzione di alcuni neurotrasmettitori, come ad esempio la Serotonina.

Un dosaggio quindi di queste sostanze dovrebbe essere in grado di individuare i bambini a rischio. Siamo solo all’inizio ma credo che la strada sia ormai tracciata.

Nel frattempo cosa possiamo fare?

Sensori-anti-SIDSDopo diverse riflessioni, confronti e sopratutto in base a quanto presente in letteratura, credo che i famosi sensori che rilevano i movimenti respiratori dei bambini siano un buon strumento per prevenire la SIDS. In commercio ne esistono diversi, con certificazioni più o meno affidabili. Il principio è sempre lo stesso, posti i sensori sotto il materasso ne rilevano il movimento respiratorio e mandano un’allarme quando questo è assente (a volte basta che il bambino fuoriesca dal raggio d’azione per far scattare l’allarme) Badate bene, lo scopo di questi apparecchi è quello di invitarvi ad andare a controllare che tutto sia a posto, non che il vostro bambino è in pericolo di vita! Quindi suoneranno più volte, ma meglio una volta in più che non accorgersi di niente.

A questo punto però sorge un’altro problema, qualora il bambino abbia veramente un’arresto respiratorio, sapete cosa fare?

Occorre conoscere e praticare correttamente le manovre di primo soccorso pediatrico.

Esistono numerosi corsi di primo soccorso in tutta Italia, Mamma & Lavoro organizza ormai da 4 anni corsi di Primo Soccorso Pediatrico, ma non vuole essere una auto promozione, la cosa importante è frequentarne uno, dove  possiate partecipare e provare  in prima persona, più volte, con gli appositi manichini. In questo modo rimarrà in voi la capacità di poter intervenire correttamente in tutti i casi che necessitano di una rianimazione.

A questo punto, sapendo che cosa è la SIDS, come la si può prevenire e cosa fare in caso di sua comparsa abbiamo tutte le armi per vincere questa odiosissima malattia.

Se volete approfondire ecco alcuni link:
 
Ultime novità nella ricerca scientifica
Tutto sulla SIDS
Prevenzione e buona nanna

Perchè il corso di Primo Soccorso Pediatrico di Mamma & Lavoro con le manovre salvavita è diverso dagli altri

Da circa cinque anni Mamma & Lavoro propone i corsi di Primo Soccorso e manovre salvavita per dare alle mamme, papà, baby sitter o comunque tutte le persone che hanno a che fare con i bambini, la sicurezza di saper agire correttamente in caso di necessità. Ma in cosa i nostri corsi sono diversi dagli altri?


Negli ultimi cinque anni, sopratutto a Milano e a Roma, è nata una crescente attenzione ai corsi di Primo Soccorso Pediatrico.

Anche a livello politico c ‘è stata una sensibilizzazione sull’argomento con l’approvazione in Lombardia di una legge che sancisce “l’obbligo di frequentare corsi formativi di primo soccorso e manovre salvavita e  di disostruzione pediatrica per tutte le strutture, sanitarie o educative, che si occupano di minori“.

Questi corsi sono attualmente proposti da Croce Rossa o altre strutture private con modalità o gratuite o a pagamento.

Normalmente i corsi gratuiti hanno funzione di informazione: sono illustrate le manovre di disostruzione e di rianimazione e hanno lo scopo di sensibilizzare la popolazione all’importanza della conoscenza delle manovre salvavita. Tuttavia non viene data in tale sede, la possibilità di imparare singolarmente le tecniche.

I corsi formativi, nei quali si apprendono queste manovre, con l’utilizzo di appositi manichini pediatrici, sono di solito a pagamento e fanno si che i partecipanti apprendano appieno la conoscenza delle tecniche di disostruzione delle vie aeree e rianimatorie.

In tutti questi casi viene data molta importanza al problema del soffocamento dei bambini anche se i dati epidemiologici ci dimostrano che l’incidenza non è così elevata quanto si creda. Ancora una volta la percezione che si ha di un pericolo, non corrisponde a realtà, sopratutto quando poi esponiamo i nostri bambini a rischi maggiori senza neanche accorgercene.

Queste premesse si rendono necessarie per spiegare il motivo per cui il corso di Primo Soccorso Pediatrico di Mamma & Lavoro è diverso dagli altri.

Corso primo Soccorso- manovre salvavita 1

Corso Primo Soccorso- Manovre salvavita 2

Più che illustrare le manovre salvavita in se,  si vuole insegnare a chi partecipa ai nostri corsi, a gestire una situazione di emergenza o urgenza sanitaria, nella sua completezza, dall’inizio alla fine, in modo da ottenere, il miglior risultato possibile.

Proprio per questo motivo il corso è tenuto da medici ed infermieri di Pronto Soccorso, con esperienza decennale, a loro volta formati e certificati *, in modo da garantire un elevato livello di qualità in ambito formativo.

In altre parole, i docenti sono persone che vivono nella quotidianità quelli che sono gli argomenti trattati nei nostri corsi. Non solo disostruzione o manovre salvavita, ma anche urgenze sanitarie quali le convulsioni, il trauma cranico, le ferite, lo shock, etc.

Le persone che frequentano i nostri corsi ricevono una formazione sanitaria a 360°, che li rende in grado di affrontare in autonomia qualunque situazione di emergenza o urgenza sanitaria.

Per avere tutte le informazioni sui corsi potete visitare le seguenti pagine:
- La nostra pagina su Mamma & Lavoro
- La pagina Facebook dei Corsi di Primo Soccorso Pediatrico

Quindi, andando al di la della manovre salvavita in se, come dico sempre al termine dei nostri corsi, uscendo dall’aula vi direte: “ok, se succede qualcosa nella quale posso fare la differenza, io lo saprò fare” e non credo che sia poco.

Qualità, professionalità e grande empatia con chi partecipa a questi corsi,  sono gli elementi di forza che ci distinguono. I commenti e il passaparola di chi ha partecipato la nostra migliore referenza.

Un caloroso saluto

francesco-luzzanaDott. Francesco Luzzana

Coordinatore dei Corsi di Primo Soccorso di Mamma&Lavoro

* BLSD, ATLS, ALS, PALS

Da oggi il corso è anche on line!

Da oggi per chi abita lontano da Milano, è possibile partecipare al Corso di Primo Soccorso Pediatrico anche on-line utilizzando la nuova piattaforma di Mamma&Lavoro, genitorieformazione.it

Emergenza 112 : il migliore amico della mamma (in caso di emergenza)

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Il numero di telefono “Emergenza 112” è il migliore amico della mamma per affrontare una possibile situazione di emergenza.

Incidente stradale, aggressione o rapina, emergenza sanitaria, in ogni caso il numero di telefono da contattare è sempre e solo il 112.

Come ci dobbiamo comportare in caso di emergenza? Quale è la prima cosa da fare nel momento in cui i nostri bambini stanno male? Cosa può fare una mamma, spesso da sola? Come più volte spiegato nei nostri corsi di Primo Soccorso Pediatrico, la catena della sopravvivenza ci dice che, in ogni situazione di emergenza, la prima cosa da fare è chiamare il servizio “112“.

Il servizio di Emergenza 112 è il numero di telefono unico in Italia. Componendo qualsiasi numero di emergenza del passato (112, 113, 115, 118) noi entriamo in contatto con l’operatore della Centrale Operativa Unica del servizio Emergenza 112 che prende in carico la nostra chiamata, se necessario attiva una teleconferenza per la traduzione multilingue e inizia la compilazione della scheda contatto.

Il collegamento con il CED interforze del Viminale consente di raccogliere in pochissimi istanti i dati identificativi del numero chiamante (per le chiamate da telefono fisso) o la sua localizzazione (per le chiamate da telefono mobile). Quindi se anche non sapremo con esattezza dove ci troviamo, ad esempio su una strada extra urbana, in pochi secondi saremo localizzati per l’invio dei soccorsi.

Tutte le informazioni raccolte vengono inserite in una scheda elettronica; a quel punto la chiamata, corredata dalla scheda, viene trasferita alle Forze di Pubblica Sicurezza (112 e 113), alla Centrale Operativa dei Vigili del Fuoco (115) o al Soccorso Sanitario(118); viene cioè trasferita all’amministrazione competente per funzione e territorio

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Molti si domanderanno quale sia il senso di una centrale operativa prima della centrale del 118.

Lo scopo è anzitutto quello di filtrare le chiamate inappropriate (60% dei casi) e poi quello di garantire la risposta di un operatore sempre in pochi secondi (4-5 in media). L’altra cosa da sapere è che tutto il traffico telefonico e tutti i dati relativi agli eventi vengono registrati.

Una volta che abbiamo chiamato il servizio Emergenza 112 cosa succede?

In base alle vostre esigenza la centrale operativa del 118 invierà o l’ambulanza (detto mezzo base) o l’auto medica ( soccorso avanzato) per aiutarvi. E, sorpresa, guardate nella tabella sovrastante i tempi medi di soccorso: per le urgenze vere (codici gialli/rossi) i tempi medi di intervento sono di 15 minuti. In quei quindici minuti la mamma non sarà mai lasciata da sola e tramite operatore sarà assistita in ogni momento sino all’arrivo dei soccorsi.

Inevitabilmente raccomandiamo a tutte le mamme (ma anche papà, nonni, tate e baby sitter) si seguire un corso di Primo Soccorso Pediatrico solitamente organizzati dalle croci e dei quali noi siamo fautori da ormai quasi dieci anni su Milano e provincia.

L’aver seguito uno di questi corsi vi garantisce di saper cosa fare (e non fare) in quei  minuti che precedono l’arrivo dei soccorsi organizzati dal 112.

Dott. Francesco Luzzana

Responsabile dei corsi di

Primo Soccorso Pediatrico

organizzati da Mamma & Lavoro

Donna Moderna Live e i corsi di Primo Soccorso Pediatrico di Mamma & Lavoro

Donna Moderna Live
è il programma in onda dal lunedì al venerdì, alle 18.50, su La5.

Condotto da Lucilla Agosti, ogni giorno, i volti e i coach di Donna Moderna ti terranno compagnia e ti coinvolgeranno parlando di benessere, beauty, cucina, casa e moda.

Nella storia che abbiamo visto ieri sera 25 maggio, Francesca, mamma di Alessandro, quindici mesi, racconta di avere paura che il figlio si possa soffocare ingoiando qualcosa.

Francesca ha deciso di informarsi e ha scoperto tramite Donna Moderna che Mamma & Lavoro propone da tempo i corsi di primo soccorso pediatrico con anche  le manovre di disostruzione pediatrica.

Si è recata presso la sede di Mamma&Lavoro a Milano e le sono bastate poche ore per imparare come comportarsi in caso di una emergenza (malore, soffocamento) che riguardi il suo piccolo Alessandro o un familiare.

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A insegnarle le manovre salvavita è stato il Dott. Luzzana, responsabile dei corsi di Primo Soccorso che insieme ad altri due medici e due infermieri (tutti che lavorano nei Pronto Soccorso di Milano) propongono questi corsi negli asili, scuole e aziende da circa cinque anni.

Semplici mosse per fare una grande differenza!

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Da oggi il corso è anche on line!

Da oggi per chi abita lontano da Milano, è possibile partecipare al Corso di Primo Soccorso Pediatrico anche on-line utilizzando la nuova piattaforma di Mamma&Lavoro, Il Club della Formazione

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Soffocamento e manovre di disostruzione pediatrica – Ma quanto sono veramente utili?

Come già accennato altre volte, la percezione (del pericolo) ci guida nelle nostre azioni ma non ci fa agire nella maniera corretta.

Non solo, spesso ci preoccupiamo di cose che in realtà non sono pericolose e viceversa non prestiamo attenzione a situazioni potenzialmente fatali.

Un esempio? Frequentiamo i corsi di disostruzione pediatrica per la paura che nostro figlio che si mette in bocca un oggetto ma lo teniamo in braccio mentre lo portiamo in macchina all’asilo, non sapendo che lo esponiamo ad un rischio enorme.

Ecco, la seconda situazione è molto più pericolosa, anche se non sembra. Eppure i messaggi che riceviamo sono inquietanti …..

Manovre di disostruzione pediatrica: il corso a distanza

Formazione a distanza dunque per il Corso di Disostruzione Pediatrica, acquistabile sul sito dell’associazione, che attraverso dispense digitali, video e contenuti extra mira ad istruire gli adulti sulle manovre che possono salvare la vita ad un bambino.
Disostruzione pediatrica, la lista nera dei cibi a rischio soffocamento

Un corso online sulle manovre di disostruzione in età pediatrica. È questa l’iniziativa promossa dall’Associazione 30 Ore per la Vita, dedicata a genitori, nonni e a tutti gli operatori dell’infanzia. Basta digitare www.trentaore.org per accedere alle
Disostruzione pediatrica, via libera al progetto di legge

Via libera da parte della Commissione Sanità di Regione Lombardia al progetto di legge sulla disostruzione pediatrica. Nel merito è intervenuto il relatore e vice capogruppo della Lega Nord, il bresciano Fabio Rolfi. “Esprimo soddisfazione – ha

Molti genitori giungono ai nostri corsi di disostruzione pediatrica perchè preoccupati dall’idea che i loro bambini possano soffocare per l’ostruzione delle vie aeree. Ma siamo sicuri che questo sia un vero pericolo?

Su internet diversi portali ci raccontano di quanto importante sia la conoscenza delle manovre di disostruzione e di quanto sia grave il problema del soffocamento, ci parlano di bambini che muoiono soffocati dal cibo ogni settimana e di testimonianze di chi c’è l’ha fatta e di chi invece no (!!!)

Peccato che non sia così. I bambini in Italia, muoiono per tanti altri motivi.

Come al solito è la percezione del pericolo (associata ad una informazione scorretta) che ci inganna.  L’unica fonte attendibile è quella dell’ ISTAT. Cioè dell’Istituto di Statistica Nazionale al quale afferiscono tutti i dati raccolti in Italia.

L’ISTAT ci dice che:

Nel 2011, in Italia, si sono registrati 2084 decessi di bambini  sotto i 5 anni di vita. L'85% dei decessi sotto i 5 anni avviene nel primo anno di vita e la metà delle morti si concentra nei primi sette giorni dopo la nascita. Se alla fine dell'800 i bambini morivano principalmente a causa di malattie infettive, oggi il 72% dei decessi è dovuto a condizioni preesistenti alla nascita (48%) e a malformazioni congenite (24%). Il tasso di mortalità infantile tra i bambini italiani è del 2,9 per ogni 1.000 bambini nati vivi.

Cosa vogliono dire quindi questi dati?

Che i bambini piccoli possono morire anzitutto nei primi giorni di vita, spesso per condizioni pre esistenti come malformazioni  o malattie che già erano presenti prima della nascita. I vaccini e le mutate condizioni igieniche hanno cambiato la loro sorte, aumentando la sopravvivenza del 3000%.

E il soffocamento  da ostruzione delle vie aeree come si colloca? Agli ultimi posti.

Tra il 2007 e il 2011 sono morti per soffocamento e ostruzione delle vie aeree sono stati in media  15 bambini ogni anno anno*. Siamo quindi intorno al 0,1 per mille della mortalità infantile.

Sapete quanti sono i bambini che rimangono feriti negli incidenti stradali? La media è di 3500 casi anno. Forse dobbiamo avere una maggiore attenzione quando portiamo i nostri bambini in auto (sempre contenuti sul loro seggiolino) o quando attraversiamo la strada con loro.

In conclusione, i corsi di Primo Soccorso Pediatrico sono utilissimi perché ci aiutano ad affrontare tutte quelle situazioni di emergenza sanitaria che possono capitare (e capitano) ai nostri bambini (anzitutto traumi e avvelenamento, poi ustioni, annegamento, trauma cranico, etc) e ci danno una grande sicurezza e serenità.

In questi corsi affrontiamo anche il soffocamento e le manovre di disostruzione pediatrica, che sono certamente da conoscere in aggiunta a tutti gli altri temi legati alla prevenzione e gestione degli incidenti citati sopra, che possono capitare ai nostri bambini.


SquicciariniM

Importante news lanciata da LA STAMPA sulle Manovre di Disostruzione Pediatrica . Donare alla maestra di tuo… http://t.co/jBgqSpGLo6

In conclusione, non spaventatevi quando i vostri bambini mettono in bocca qualcosa. Piuttosto prestate attenzione ad altre situazioni potenzialmente pericolose. E’ buona norma comunque frequentare un corso di primo soccorso pediatrico che non parli però solo del soffocamento e della disostruzione delle vie aeree.


*(W79 Inalazione ed ingestione di CIBO causante ostruzione delle vie respiratorie W80 Inalazione e ingestione di ALTRI OGGETTI causanti ostruzione delle vie respiratori)